sabato 18 febbraio 2006

Don Farinella scrive a Sua Santità...

La lettera seguente pouò essere sottoscritta anche collegandosi a http://www.arcoiris.tv/appello/benedettoXVI/


Care Amiche e Amici,

dopo lunga e matura riflessione, confortata dal consiglio di molti amici, invio in allegato e di seguito una lettera aperta al papa Benedetto XVI con preghiera che non riceva Berlusconi in udienza a ridosso delle prossime elezioni politiche del 9-10 aprile. Sono a conoscenza di movimenti sotterranei perché la visita abbia il più grande impatto mediatico.

Nessuno è tenuto a condividere la lettera, il suo tono, i suoi contenuti. L'ho fatta leggere ad alcuni amici i quali hanno suggerito alcuni aggiustamenti formali e qualche correzione di stile e contenuto. L'ho fatto. Quella che propongo è la lettera definitiva.

La pubblici in rete, chiedendo di divulgarla più che sia possibile per lasciare libertà di scelta:

1) Chi condivide la lettera può cliccare su COMMENTS e, nello spazio bianco del riquadro che si apre, apporre la propria firma nel seguente ordine: Cognome, Nome, professione, Città.

2) Chi non la condivide, può ugualmente divulgarla, lasciando ai suoi amici la libertà di firmare o non firmare.

3) La lettera aperta non è inviata solo ai cattolici o ai cristiani, ma a tutte le donne e gli uomini che hanno a cuore la vita della Nazione oggi a rischio di sopravvivenza civile se dovesse andare in porto la riforma costituzionale aberrante che il governo ha promosso per pagare il pedaggio ai suoi servi-alleati. La lettera è aperta per dare modo a chiunque di poterla firmare ed esercitare un diritto di democrazia diretta e senza mediazioni. E' possibile che molti non siano d'accordo sulla lettera o su alcuni aspetti di essa. A questi rispondo che io l'ho scritta così, se qualcun altro vuole e può fare meglio, lo faccia. Una cosa non è più lecita moralmente: essere indifferenti e rassegnati.

4) Sono grato agli Avvocati del foro genovese che hanno racconto oltre 30.000 firme per abrogare la costituzione, ma qui abbiamo il dovere etico, razionale ed evangelico di abrogare un governo che è stato ed è la vergogna del diritto e della giustizia sociale.

5) Alla chiusura della raccolta delle firme, che speriamo siano una valanga, invieremo una e-mail o spediremo in cartaceo (vedremo) con tutte le firme in Vaticano.

6) Questa lettera è stata immessa anche in http://minimalessandro.blogspot.com/2006/02/lettera-aperta-al-papa-benedetto-xvi.html il blog di Alessandro Loppi.

Vogliamo ed è un nostro diritto che il Papa resti fuori dal ring parossistico e beffardo di questa campagna elettorale già deformata in modo inverecondo da un presidente del consiglio che tutto è tranne che un moderato. Nessuna strumentalizzazione deve essere tollerata da parte del Papa che è e deve restare "cattolico" cioè universale e non un accessorio di una parte che non è la migliore del Paese.

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A Sua Santità Benedetto XVI
Città del Vaticano

Apprendiamo che a ridosso delle elezioni politiche italiane del 9 e 10 aprile 2006, Lei riceverà in visita ufficiale il presidente del consiglio italiano, Silvio Berlusconi, nell’ambito di una visita del Partito Popolare Europeo (PPE). Molti dicono che questo incontro sia stato pensato e programmato dallo stesso interessato che vuole questa visita come una sorta di «consacratio ad limina», a ridosso delle imminenti elezioni politiche e dopo mesi di estenuante campagna elettorale mediatica senza esclusioni di colpi.

L’ospite che giunge in Vaticano, dopo essersi paragonato a Napoleone, il 12 febbraio 2006 ad Ancona in un infinito comizio ai suoi sostenitori ha superato il segno della normalità psicologica e della decenza morale, afferman-do testualmente: «Io, il Gesù della politica, una vittima paziente, mi sacrifico per tutti». Nelle precedenti politiche del 1993 ebbe a presentarsi come il «Messia», inviando i suoi sostenitori come «missionari e apostoli». Mai uomo politico intelligente o sprovveduto era mai arrivato a tanto.

Nulla da eccepire se l’udienza capitasse in tempi normali o non sospetti. In queste circostanze e condizioni, la visita è programmata da parte italiana con fini strumentali: essa serve al capo del governo per potersi accreditare come «consono» alla Chiesa cattolica a differenza del suo rivale, Romano Prodi, che da cattolico serio e «adulto» non usa la religione come strumento populista di infima propaganda. Egli, infatti, si è incontrato con il card. Vicario, Camillo Ruini, nel più assoluto riserbo.

Se Lei dovesse ricevere Berlusconi in udienza, di fatto, anche senza volerlo, si schiererebbe con una parte e il gesto più eloquente di ogni parola contraddirebbe quanto Lei afferma nella sua prima enciclica: «La Chiesa non può e non deve prendere nelle sue mani la battaglia politica per realizzare la società più giusta possibile» (28/a).

Con questa visita, anche contro la Sua volontà, il Papa rischia di accreditare un uomo che ha diviso la nazione invece di unirla, come richiedeva la sua funzione. Il presidente del consiglio italiano si definisce cattolico, ma non esita a distruggere lo stato sociale, impoverendo ancora di più i poveri e favorendo i ricchi. Al contrario, egli ha triplicato il suo patrimonio facendosi approvare leggi su misura contro ogni legittimità giuridica.

Interi settori della popolazione che fino a ieri vivevano una vita dignitosa, oggi vengono nelle parrocchie a chiedere aiuto per arrivare alla fine del mese. Questo stato di cose incide e condiziona non solo la qualità, ma anche l’esistenza stessa della famiglia che Berlusconi ben conosce, giacché, da «buon cattolico» usufruendo del divorzio, ha fatto una duplice esperienza familiare. Ci risulta, a proposito, che da alcuni giornali specializzati in «gossip» si è fatto fotografare mentre fa la Comunione, contravvenendo così ad una chiara norma della Chiesa sull’accesso dei divorziati ai sacramenti e lasciando nello sconcerto la massa di cattolici, spesso divorziati senza colpa, che sono indotti a pensare che il Sig. Berlusconi abbia avuto uno sconto dalla Chiesa in quanto ricco e potente.

Il presidente del consiglio dei ministri dovrebbe essere un modello per l’intera nazione e invece assistiamo ad una sistematica denigrazione della giustizia e delle istituzioni pur di salvarsi dai processi per accuse gravissime come la corruzione di giudici, divulgando tra la popolazione non solo il senso dell’illegalità, ma anche la convinzione che le leggi siano lacci per i polli che i furbi sanno evitare. Anche il Papa si sarà chiesto come mai un uomo prudente e saggio come il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, si sia rifiutato di firmare in prima istanza, a norma della Costituzione, tutte le leggi qualificanti l’azione di questo governo, dichiarate «palesemente incostituzionali».

La vittoria delle elezioni si giocherà sul filo del rasoio perché il capo del governo ha voluto e ha fatto approvare una legge elettorale su sua misura. In subordine, in caso di sconfitta, che gli istituti demoscopici non escludono, egli vuole rendere l’Italia ingovernabile, in base al principio del «muoia Sansone con tutti i Filistei» (Gdc 16,30).

Da vero statista. Al Papa non può sfuggire il particolare che il Sig. Berlusconi sia proprietario di tre reti tv e disponga delle altre tre pubbliche, avendo così dalla sua l’intera flotta mediatica, supportata da giornali di proprietà o compiacenti e asserviti mediante il meccanismo perverso della distribuzione delle quote pubblicitarie.

In un momento così grave e delicato per l’Italia, molti cattolici chiedono al Papa di non prestarsi anche involontariamente a questo gioco che a molti appare demagogico, populista e dissacratore, perché appare basato sul principio machiavelliano, immorale per l’etica cattolica, che il fine giustifichi i mezzi. Chiediamo al Papa che «almeno» per opportunità politica non riceva il capo di una fazione politica, nel momento in cui la legge italiana impone una reale par condicio che il capo del governo ha eluso e aggirato a piene mani e anche ostentatamente. In subordine chiediamo che riceva insieme i due capi dei poli opposti e faccia loro una autentica lezione di comportamento etico anche in campagna elettorale, senza dimenticare di ricordare i principi fondamentali della «Dottrina sociale della Chiesa» che ha come fulcro il «bene comune» dell’intera Nazione.

Desideriamo informare il Papa che molti, moltissimi fedeli sono impressionati per il silenzio della gerarchia cattolica italiana di fronte ad eventi e scelte governative che gridano vendetta al cospetto di Dio, giacché ritengono e pensano che essere cristiani sia incompatibile con il modello di governo che questi cinque anni ci hanno riservato. Una «contradditio in terminis». Molti di noi non sanno spiegarsi i motivi per cui partiti che dicono d’ispirarsi ai principi cristiani abbiano potuto essere alleati succubi di questo esorbitante e folcloristico potere che ha tenuto in scacco tutte le Istituzioni, a cominciare dalla Suprema Carta costituzionale di cui è stato fatto scempio pur di saziare gli appetiti delle singole fazioni che compongono la maggioranza attuale.

I partiti che fanno riferimento ai principi etici del cattolicesimo hanno firmato una legge sull’immigrazione che nega i principi fondamentali della fede cristiana, per sua natura universale e quindi aperta, con le necessarie regole, all’accoglienza di disperati e affamati; i quali bussano alla porta dell’occidente opulento che pure legge ogni domenica Mt 25, 31-46, là dove il Signore si identifica con gli affamati, gli assetati, i carcerati, i forestieri. L’ospite che arriva in Vaticano ha appena approvato e fatta varare dal parlamento una legge immorale che concede a tutti i cittadini la licenza di uccidere e di essere uccisi in nome di una malintesa sicurezza la cui custodia è affidata alle pistole di una pericolosa giustizia «fai da te».

Al Papa chiediamo che non presti il fianco a dividere ancora di più i cattolici che già sono frammentati in partiti e porzioni di partiti. Infine, chiediamo che il Papa preghi per tutti gli Italiani perché possano scegliere con scienza e coscienza, lasciandosi guidare non da interessi particolari, ma unicamente dal bene comune della loro Nazione, all’interno del quale si realizza e si compie anche il bene personale.

Lei stesso nella sua prima enciclica Deus Caritas est citando Sant’Agostino ha scritto: «Il giusto ordine della società e dello Stato è compito centrale della politica. Uno Stato che non fosse retto secondo giu-stizia si ridurrebbe ad una grande banda di ladri, come disse una volta Agostino: «Remota itaque iustitia quid sunt regna nisi magna latrocinia?» (De Civitate Dei, IV,4). Alla struttura fondamentale del cristianesimo appartiene la distinzione tra ciò che è di Cesare e ciò che è di Dio (cfr Mt 22, 21), cioè la distinzione tra Stato e Chiesa o, come dice il Concilio Vaticano II, l’autonomia delle realtà temporali (Gaudium et Spes, 36)».

Dio non voglia che il Papa permetta questa commistione diabolica e preservi la Sede di Pietro da ogni calcolo di interesse e da basse strategie di strumentalizzazione partitica e faziosa. E’ una questione etica. E’ un imperativo di decenza.

Con cordialità.

Paolo Farinella, prete - Genova (17 febbraio 2006)

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28 commenti:

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente il pensiero di Don Paolo Farinella.
Luigi Paganotto
paganotto.luigi@tiscalinet.it

Anonimo ha detto...

RISSO GABRIELLA CASALIMGA GENOVA

Anonimo ha detto...

Completamente d'accordo.
Pedaci Giulio Giuseppe - Grafico - Bologna

Anonimo ha detto...

Luca Cozzi, imprenditore, Genova

Anonimo ha detto...

Francesca Rangone, impiegata, Genova

Anonimo ha detto...

Adriana Cantoni, pensionata, Genova

Anonimo ha detto...

Giorgio Tomaselli-Marzano ingegnere Rovereto mi sembra un pò duro ma sicuramente vero....condivido e rilancio ai miei amici

Anonimo ha detto...

carolina bargoni, impiegata, Genova

Anonimo ha detto...

Daniele Costantini - audiometrista
Siena

Anonimo ha detto...

Ogni cattolico dotato di buon senso dovrebbe firmare.

Andriolo Davide - studente -Messina

Anonimo ha detto...

Come non condividere la lettera di Don Farinella?
Manuel Conti

Anonimo ha detto...

«La Chiesa non può e non deve prendere nelle sue mani la battaglia politica per realizzare la società più giusta possibile» (28/a).

Tu, don Farinella, sei nella Chiesa.
E cosa stai facendo? Evangelizzazione?

Anonimo ha detto...

BRUGNARA ELISA IMPIEGATA TRENTO

Anonimo ha detto...

Paolo Marconi Autoferrotranviere Siena

Anonimo ha detto...

GIANLUCA SCROCCU,RICERCATORE, CAGLIARI

Anonimo ha detto...

Manuela Scroccu avvocato cagliari

Anonimo ha detto...

Cazzaniga Susi, psicologa, Padova

Anonimo ha detto...

Vorrei brevemente replicare al signore che il 27 u.s. ha rimarcato la "contraddizione" in cui sarebbe caduto don Farinella, che da una parte invita la Chiesa ad astenersi dai giuochi della politica, e dall'altra lui, membro effettivo di quella stessa Chiesa, interviene su temi politici.

Paolo Farinella é cittadino italiano con diritto di voto e comunque é 'persona' che, alla pari di tutti, può esprimere liberamente il suo pensiero. Un conto é usare il proprio ruolo per influenzare le persone (ad esempio durante un'omelìa - e anche qui vi sarebbe da discutere), un conto é invitare le alte gerarchie a non prestarsi ai meccanismi, quasi sempre perversi e ipocriti, della bassa politica delle clientele.

La distinzione é qualitativa: per affermare il principio del silenzio, occorre contravvenire al principio medesimo, ma in ciò non vi é contraddizione poiché il cicaleccio chiassoso e l'esortazione a tacere sono collocati su piani semantici ben differenti.

Anonimo ha detto...

Samuele Mancini Via michelangelo 22 Siena.

Sono Pienamente daccordo con Don Farinella. Finalmente una persona intelligente e coerente con la sua professione. Gesù ha fatto grandi cose camminando tra le gente, parlando con la gente, vivendo la povertà e le sofferenze.
Penso che oggi ci siano troppe persone, sia dentro il Clero che all'interno della sfera politica, che hanno dimenticato l'essenza vera della religione Cristiana. E non dobbiamo aver paura di dirle queste cose!!! Auguro a Don Farinella di riuscire nel suo intento...io cercherò di spargere la voce il più possibile, in attesa delle elezioni.

Speriamo bene!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Ho coscienza di non avere fatto politica partitica a favore o contro qualcuno. Ho inteso solo porre una questione altamente etica su informazioni in mio pssesso: manovre a livello europeo per fare ricevere Berlusconi dal Papa a una settimana delle elezioni.
Ritenevo e ritengo ignobili simili manovre, non degne di un presidente del consiglio e indegne per un popolo sovrano nell'atto supremo della sua sovranità di voto. Sovranità di voto defraudata oggi dalla riforma elettorale che impedisce di scegliere le persone degne e coerenti a favore di liste predisposte dai partiti che hanno candidato anche persone con precedenti penali definitivi (in terza istanza di giudizio).
Non mi interessano i giochi dei partiti e la manovre strumentali. A me è bastato avere posto il problema di decenza democratica e istituzionale e questo è un dovere di ogni cittadino, di ogni prete, di ogni ateo, di ogni agnostico... in una parola di ogni italiano e di ogni italiana. MI rifiuto di essere trattato come un imbelle che deve essere raggirato per carpirgli il voto.
Non avfrei scritto nessun appello che lorsignofri avrebbero detto apertamente che volevano chiedere un'udienza al papa. Ciò che mi indigna e cha ha indignato fin'ora circa 7.000 cittadini sovrani è la menzogna, il raggiro, la truffa. Ciò concerne la morale e la "politica" nella sua accezione originaria e semantica perché mis ento responsabile della mia Nazione e vorrei che chi governa fosse uno specchio di onestà, dirittura morale e credibilità, valori che non vedo all'orizzonte governativo e nella logica partitica.
Senza offesa per alcuno
Paolo Farinella, prete

Anonimo ha detto...

Come cattolico non condivido per niente la "mossa" di questo prete che ha così tanta presunzione e mancanza di pudore da suggerire al Papa chi deve o non deve ricevere. Si cerchi un buon confessore e poi torni a occuparsi dei suoi parrocchiani... se gliene hanno affidati. Faccio anche notare che di inconciliabile col cattolicesimo ci sono solo le ideologie atee o relativiste o che prevaricano i fondamentali diritti della persona. Tutto il resto è semplice "opinione politica". Dopo essersi confessato si metta a studiare la storia.

Anonimo ha detto...

Dopo quell'incontro vinse Prodi, dopo 20 mesi però ha vinto Berlusconi.
Ormai la farina del diavolo è diventata crusca e la colpa è anche di Veltroni.
A quando una Chiesa degna di Cristo?
A quando un governo degno degli Italiani onesti?
La risposta nel VANGELO!
" Prese una moneta dove era impressa l'effige di Cesare imperatore e disse: date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio" La fine la conoscete tutti e anche il seguito, perciò cosa ne traiamo?
La giustizia non è di questo mondo!
Aspettiamo il giusto da sacrificare? perche non farlo un po per uno e forse quell'insegnamento sarà servito!
Cristo regni.

Gli Amici di Padre Aldo Bergamaschi ha detto...

Temo si debba condividere la ''valutazione'' di quest'ultimo commentatore.

Ma la risposta alla domanda somma ("A quando una Chiesa degna di Cristo?") credo sia riservata ai cosiddetti pessimisti. Se tutto ciò che sta accadendo, facile presagio dei mesi passati, e tutto ciò che succederò a breve sarà servito a far aprire gli occhi all'italica cristianità, mai così spenta, apatica, ignava, indolente, egoista, sia benvenuto l'attuale esecutivo e - per fors'anche indebita analogia - l'attuale magistero.

Sul 'Date a Cesare...' il ragionamento sarebbe lungo e complesso, essendo il problema principale non che Cesare debba avere quanto gli spetta (cosa giusta ed ovvia), ma come si possa stabilire che cosa appartiene a lui e che cosa no. (I Cesari di tutti i tempi sono noti per la loro bramosia sconfinata.)

Anonimo ha detto...

La lettera è stata profetica.

Anonimo ha detto...

Farinella NON è un sacerdote della Chiesa Cattolica. Lo dice lui nella recente lettera al suo (si fa per dire) Vescovo. E' un insulto continuo alla Chiesa, alla CEI e al Papa. Da notare l'atteggiamento anti berlusconiano che va SEMPRE a braccetto con l'odio e l'insofferenza verso la Chiesa. Invece di constatare il FALLIMENTO del cattolicesimo di sinistra... Vabbè, comunque sappiate che chi è contro la Chiesa NON è Cattolico.
valpalot.splinder.com

Gli Amici di Padre Aldo Bergamaschi ha detto...

Caro signore, gentile visitatore,

restiamo sorpresi quando riceviamo un post di commento a distanza di tanto tempo dalla sua comparsa. E' segno che la notizia corre in rete, si diffonde tra altri blog, viene bene indicizzata sui motori di ricerca. Bene, bene, ne siamo contenti.

Quanto alle Sue rimostranze, ci preme sottolineare che il termine cattolico ricorre ben poco frequentemente sul nostro sito di riferimento, mentre il termine 'cristiano' ha più solido diritto di cittadinanza. Riferendosi all'etimologia, sì, siamo e saremmo anche cattolici (universali), ma preferiamo tenerci in sintonia col Cristo e il Suo insegnamento piuttosto che farcelo filtrare e mediare da Santa Romana Chiesa e dai suoi austeri esponenti.

Un po' di salutare protestantesimo, ci creda, non guasterebbe a molti cattolici, Lei incluso, se ci consente la licenza e l'ardire. Abbiamo visitato il Suo blog, e torneremo a farlo. Il confronto ci conforta di saperci sulla strada giusta (pecchiamo di superbia?) e siamo sereni nel dare poco conto a chi lancia anatemi vedendo qui - con don Farinella o altri Autori che ci onoriamo di sostenere - frammistioni immonde di fede e politica, sacro e profano. Già il sottotitolo del Suo blog è un vero grande programma... fideistico!

Cordialmente

Anonimo ha detto...

Piano piano emergono i veri sacerdoti, quelli che non hanno nulla da condividere con il potere.
Esempi ce ne sono, ma è abbastanza difficile conoscerli tanto che mi ero chiesto se tutti i religiosi fossero appecoronati a Berlusconi.
Finalmente ho incontrato la parola di don Farinella e di don Giorgio De Capitani. Questi sacerdoti non si scagliano contro la Chiesa perchè la Chiesa, così mi hanno insegnato, è il popolo di Dio, ma sono contro il potere ecclesiastico che, in tutti questi anni, non ha mai criticato il comportamento di Berlusconi & soci.
Mi piacerebbe conoscere l'email di don Farinella o l'eventuale sito web.
Un saluto carissimo a chi condivide ciò che dicono questi sacerdoti in prima linea.

Gli Amici di Padre Aldo Bergamaschi ha detto...

Se gentilmente ci contatta redazione@padrebergamaschi.com , faremo avere il recapito email di don Paolo e altri suoi riferimenti. Grazie per il post su questo blog.